Tamy ci offre con “È Così…”, un momento di intimità e riflessione, guidato da voce e pianoforte.
La canzone è descritta come una delicata lettera sospesa nel tempo,
dedicata a una persona assente.
Evoca la tenerezza dei ricordi,
il conforto di piccoli gesti e il peso silenzioso delle parole che avremmo voluto condividere.
E così…
camminavo sulla sabbia lasciandomi cullare…
dalle onde del mare…
mentre il sole si alzava e un gabbiano volava, io…
mi misi a pensare che…
era bello quando insieme noi, prendevamo le conchiglie
e poi, ti guardavo a casa mentre decoravi
vasi colorati e quadri di famiglia…
E così…
che ripenso a quanto tempo abbiam vissuto…
non sprecando neanche un minimo minuto,
son cresciuta… e mi hai anche un po’ viziata
ed era bello insieme quando al caldo sotto le coperte guardavamo vicina un film…
son passati tanti anni… che non sento la tua voce… vorrei dirti cara nonna mi dispiace…
per le volte che non ti ho capita…
per le volte che non ti ho abbracciata…
e le volte che ti ho rimproverata quando davanti ai tuoi ferri di un maglione blu, consumavi quel tabacco
ed io… non lo accettavo… no!
Voglio dirti che mi manchi immensamente,
che dopo anni ti cerco tra la gente,
sento ancora la tua voce
che mi chiama… con quel dialetto mi sussurri
non andare… resta ancora e beviamoci un caffè
ma io son qui…
e sei tu che sei andata verso il mare
in una terra sconosciuta
Aspettami, a raccoglier le conchiglie…
quelle bianche sono ancora le più belle,
mentre il mare piano ti accarezza i piedi,
da lontano io son certa tu mi vedi…
Non andare in un mare più lontano…
resta li e prendiamoci la mano.
voglio vedere l’alba guardandoti negli occhi e dirti nonna… resta ancora un po’!
Ancora un po’ qui…
con me…
è così!
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