JACO ci invita a sentire il battito della capitale con “Roma Respira”,
un brano pop che ne cattura l’anima complessa e vibrante. Le strade raccontano storie di fede e illusioni, mentre la città eterna “non dorme, si agita e prega, si vende e si sporca”, un crocevia di sacro e profano, oro e polvere.
È l’omaggio a una Roma che resiste, ferita ma indomita, respirando storia e contraddizioni tra sanpietrini e fango, destinata a restare “viva, più forte di sempre”.


Senti Roma che respira, lenta come un’onda antica, tra
statue mute e santi in fila, tra il Tevere e il vento che
graffia la vita.
Le strade raccontano storie se ascolti, ogni passo
risuona nei vicoli storti, c’è chi benedice, chi vende
illusioni, chi perde la fede, chi cerca i milioni. Sui muri
parole scritte di fretta, promesse ingiallite dal fumo di
festa, Roma sorride, ma a volte ti inganna, ti stringe nel
petto, poi ti lascia alla fiamma.
Roma non dorme, si agita e prega, si vende e si sporca, si
veste di seta. Roma, città eterna, ma chi ti governa? Sei
oro e polvere, sei preghiera e bestemmia.
Chi ti ama, chi ti usa, chi ti sporca, chi ti accusa, sei la
madre che accoglie, sei la strada che brucia, ma non
muori, no, non cadi, sei più grande della rabbia. Nei tuoi
tramonti di fuoco e macerie, i sogni affondano, risorgono
stelle, tra i quartieri divisi da nomi e bandiere, ma Roma
resiste, Roma non cede.
Roma non dorme, si agita e prega, si vende e si sporca, si
veste di seta. Roma, città eterna, ma chi ti governa? Sei
oro e polvere, sei preghiera e bestemmia.
Tra i sanpietrini e il fango del tempo, Roma respira, nel
bene e nel peggio, puoi ferirla, tradirla, sporcarle la pelle,
ma resterà viva, più forte di sempre.
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