Arti-gence, nome d’arte di Andrea Triani, emerge nel panorama musicale come un artista che va oltre la semplice imitazione delle intelligenze artificiali, ambendo a raccontare storie profonde e complesse attraverso una lente personale. La sua stessa scelta del nome, Arti-gence, è una chiara dichiarazione d’intenti.
La sua visione artistica è intrinsecamente legata all’esplorazione della condizione umana attraverso la percezione di un’entità non umana, creando un affascinante paradosso che definisce la sua opera. L’intento non è solo tecnico, ma una necessità narrativa, come se l’algoritmo comprendesse il bisogno dell’autore di affrontare e riordinare il caos di un’esistenza percepita come simulata. Il risultato è un’opera che, pur nascendo da un codice, solleva domande profondamente umane sulla nostra autenticità nell’era moderna. L’autore, in questo senso, si configura come un’intelligenza artificiale che ci costringe a guardarci allo specchio, spesso rivelando immagini non sempre piacevoli.
Da Gotham alle “Storie di Plastica”
Un’opera che precede l’album d’esordio è il brano “Come Batman“, che si è classificato quattordicesimo al Synthalia AI Music Festival 2025. Questo testo rivela una profonda introspezione, affrontando temi come l’ansia, la paura, la ricerca di redenzione e la lotta contro i propri demoni interiori.
Ad agosto dello stesso anno Arti-gence pubblica l’album “Storie di Plastica” con ben 17 tracce, trascinando l’ascoltatore nel cuore di una crisi esistenziale profondamente umana. Questo viaggio musicale si snoda nel genere electro-soul/indie-rap, caratterizzato da beat elettronici minimalisti, tappeti di synth avvolgenti e sample ricercati, creando un’atmosfera costantemente in bilico tra il rilassante e l’inquieto. L’album narra la vita di un uomo sulla soglia dei quarant’anni, un’età simbolica per bilanci spesso spietati.
Attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, Andrea crea musica profondamente introspettiva e concettuale, con l’obbiettivo distopico di usare questa tecnologia per esplorare la condizione umana, l’autenticità e il dialogo interiore, offrendo una prospettiva unica sulla crisi esistenziale contemporanea.