Periodo di Rivoluzione

22 Giugno 2025
Thozu

Questo album è un vero e proprio diario musicale intenso e per certi versi “schietto”: tredici brani che raccontano le sue rivoluzioni interiori e i momenti di svolta che hanno segnato il suo cammino. Attraverso una voce femminile accompagnata da un sound che intreccia jazz, funk e a volte da un pizzico di musica latina, Thozu compone la sua personale colonna sonora frutto di un processo dove ogni canzone diventa una guida capace di offrirgli risposte.

Il cuore dell’opera è il concetto di “Rivoluzione”: i momenti di cambiamento che modellano l’identità. Thozu racconta un percorso che va dagli entusiasmi degli ideali giovanili alla maturità, passando per la perdita dei propri maestri, la paternità e la nascita della sua identità di “cantAItore” nell’era dell’intelligenza artificiale.

Oltre al concetto di rivoluzione, l’album tocca altre tematiche, tutte dal filo rosso della trasformazione e del confronto con sé stessi e con il mondo:

  • Memoria, perdita e ricerca di senso.
    Alcune tracce riflettono sul passato e sul bisogno di trovare significato. In Pagine Vuote emerge la fatica di ricominciare dopo un blocco creativo ed esistenziale, mentre Fratture esplora la paura e il dolore che emergono di fronte al cambiamento e Obsolescenza programmata evoca la paura della fine e del lascito personale. Il Tempo degli Eroi mette a confronto gli ideali delle lotte giovanili con una realtà più complessa, dove i nemici non sono più entità astratte ma persone in carne e ossa.
  • Critica sociale e sguardo sull’altro.
    L’album non è solo introspezione: si apre anche a riflessioni sulla società e sugli emarginati. Città dei Matti è un omaggio a Trieste e alla rivoluzione basagliana, un inno poetico alle “menti scappate” che vivono al margine del “buon senso comune”. Rabbia e Rivolta, invece, esplora il bisogno umano di individuare un nemico per definire sé stessi, riflettendo sul rischio di lasciarsi trascinare dall’odio invece di cercare comprensione.
  • L’intelligenza artificiale e l’autenticità.
    In Intelligenza Artigianale, Thozu riflette sul suo dialogo creativo con l’AI. Non la considera un sostituto, ma un amplificatore delle idee, un mezzo per realizzare visioni altrimenti irraggiungibili. Rivendica la sua identità di “artigiano”, convinto che l’autenticità stia nelle emozioni trasmesse e non nello strumento impiegato.
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